Toni Santagata, pseudonimo di Antonio Morese, è nato il 9 dicembre 1935 a Sant'Agata di Puglia, la cittadina che il 16 agosto del 2002 lo ha premiato con la consegna del “Sigillo della Città”.
Nasce da Francesco Saverio, Cavaliere del Lavoro, per 50 anni, agente del Consorzio Agrario, e Francesca Bove, donna amatissima da tutti, primo di 4 figli: Toni, Nardina, Mimmo e Teresa.
Dopo aver frequentato brillantemente le scuole medie a S. Agata, dove veniva soprannominato “Il Direttore”, in quanto era solito organizzare e dirigere il coro dei colleghi studenti e mettere in scena spettacoli teatrali per beneficenza, Toni si trasferisce prima a Manfredonia, poi a Lucera e infine a Foggia per completare gli studi. Consegue il Diploma di Maturità presso il Liceo Classico “Vincenzo Lanza” di Foggia, dove è stato in classe insieme a Renzo Arbore.
Finito il Liceo Antonio (non ancora Toni) si trasferisce a Napoli, dove si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza per assecondare i desideri dei genitori e cercare di intraprendere una carriera professionale di maggiore concretezza e rispettabilità nell’Italia del tempo.
A Napoli, inizia il suo percorso di formazione artistico-musicale attraverso le lezioni di canto presso il Maestro Aita e la fondazione del suo primo Gruppo Musicale, con esibizioni nei circoli più esclusivi. A Napoli ha lasciato anche un ricordo significativo e prestigioso con l’incisione, come Antonio Morese, del 45 giri “Ciuccio Fa Tu”, che è stato uno dei primi inni del Napoli Calcio.
Finita la permanenza a Napoli si trasferisce a Roma alla fine degli anni ’50, città che gli porterà molto fortuna.
Nel 1959 è già uno dei protagonisti dell'Embassy, uno dei simboli della dolce vita romana. Canta le sue canzoni in Italiano, da lui scritte, ma anche quelle in lingua dialettale, tra cui "Quant'è bello lu primm'ammore", "La Zita", "Li strascenete" e tante altre, ritenute però poco commerciali dai discografici.
Nel frattempo è uno dei fondatori storici del FolkStudio nei primissimi anni sessanta e porta il suo personale contributo al Bagaglino a Roma e al Derby Club di Milano.
La vera svolta, però, avviene nel 1964, quando con la Sunset Record pubblica il primo disco, un 45 giri con "Stornelli pugliesi (Quant'è bello lu primm'ammore)" come retro del singolo "Miezz'a la piazza", canzoni di Toni Santagata versi e musica, non depositate, all'epoca, volutamente alla SIAE, ma pubblicate come D.R. (Diritti Riservati).
Nel 1969 si sposa con Giovanna Isola, da cui avrà il figlio Francesco Saverio.
Nel 1970, Toni Santagata viene invitato da Marcello Marchesi a partecipare al programma Ti piace la mia faccia? su Rai 1 e scrive la sigla per A come agricoltura. Nel 1971, partecipa a "Speciale 3 milioni" presentando quattro delle sue canzoni.
Dopo il successo del programma, Santagata inizia un periodo intenso di spettacoli, tour e partecipazioni a programmi radio e TV, affermandosi come cantautore e interprete della tradizione popolare pugliese. Nel 1972, si esibisce al teatro Bobino di Parigi e nel 1973 partecipa al Cantagiro e a Canzonissima con il brano "Austerity". Vince nella sezione Folk di Canzonissima nel 1974-75 con "Lu Maritiello" e partecipa al Festival di Sanremo 1973 con "Via Garibaldi".
La Rai gli affida il ruolo di Comandante nella trasmissione per ragazzi "Il dirigibile" e successivamente conduce "Cabaret ovunque". Nel 1976 tiene due concerti al Madison Square Garden di New York, che lo portano a esibirsi nei teatri più importanti di Stati Uniti e Canada. Nel 1978 partecipa di nuovo al Cantagiro e incide la sigla di "Golflash - Domenica Sprint", che diventa l'inno dell'Italia campione del mondo 1982.
Conduce "Il carnevale di Viareggio" su Rai 1 e nel 1992 partecipa a un concerto in piazza S. Giovanni a Roma. Nello stesso anno conduce "Ciao Italia" con Sydney Rome e nel 1994 prende parte al Festival di Sanremo con la Squadra Italia.
Ci lascia improvvisamente il 5 dicembre 2021 all'età di 85 anni.