Per tutta la vita Toni ha avuto un legame speciale e una devozione per Padre Pio, la quale ha influenzato, indirizzato e accompagnato il suo cammino di fede e di vita, come uomo e come artista.

Aveva già composto ”La vita di Padre Pio”, un LP con dieci ballate, pubblicato nel 1968, che è stato anche il suo primo album.
A un certo punto della carriera è arrivato ancora più forte il desiderio di omaggiare il Santo, beatificato nel 1999, attraverso la composizione di un’opera musicale dedicata.
Nel corso della sua carriera ha scritto 6 opere musicali moderne delle quali "Padre Pio Santo della speranza" (2002) è sicuramente la più nota.

 

Il sipontino.net/Inchiostro di Puglia

E ci tengo a raccontarti che una delle mie opere “Padre Pio Santo della speranza” è stata eseguita in Vaticano presso l’Aula Paolo VI la sera della canonizzazione del Santo.

È stata eseguita per la prima volta in assoluto il 16 giugno 2002 in Vaticano presso l'Aula Paolo VI, la sera della canonizzazione del Santo.
La rappresentazione sacra, composta da Toni, è stata eseguita dall'orchestra e coro dell'Accademia di Santa Cecilia, diretta dal maestro Gordini, con la partecipazione della Banda Musicale della Guardia di Finanza, e come interpreti le voci soprano Cecilia Gasdia, Francesca Patanè e Raffaella Mosca, Flora Celi, che ha eseguito un brano insieme a Toni Santagata, Remo Girone e Edoardo Siravo.
Inizialmente era prevista anche la partecipazione di Mirelle Mathieu, ma all’ultimo momento ha dovuto rinunciare.

La canzone finale, "Padre Pio ho bisogno di te", è diventata la preghiera ufficiale dei fedeli del Santo. 

Intervista Pugliapress 2018

"Io ho scritto due opere dedicate a Padre Pio. La prima opera, un LP con dieci ballate, l'ho scritta nei primi anni '60 e pubblicata nel novembre del 1968. Quest'opera si chiama "La vita di Padre Pio" e ha avuto già da allora un grande successo perché fu pubblicata dalla più grande casa discografica italiana e del mondo, la Rca.
Successivamente poi ho scritto un'opera "Padre Pio Santo della speranza", che mi fu anche molto sollecitata dai carissimi frati cappuccini, per la canonizzazione di Padre Pio.
L'inno finale di quest'opera oggi è diventata la preghiera dei fedeli e proprio anche durante la visita del Papa un gruppo ha incominciato a cantare "
Padre Pio ho bisogno di te", che è appunto questa preghiera - canzone che io eseguo alla fine dell'opera.
Questa preghiera - canzone è stata incisa anche da altri personaggi ed è stata tradotta recentemente anche in spagnolo, infatti con tale canzone è stata accolta la delegazione dei Frati cappuccini all'arrivo all'aeroporto di Asuncion, in Paraguay, e io ne sono felice perché con questa canzone io continuo a tenere vivo il ricordo di una persona che è stata davvero molto molto vicina a me e alla mia famiglia.

Padre Pio l'ho conosciuto quando avevo 15 anni. Frequentavo il quarto ginnasio a Manfredonia e un giorno volli recarmi a conoscere questo frate di cui si parlava tanto bene, ma che qualcuno anche criticava. Ho avuto occasione di incontrarlo la prima volta e poi ci sono tornato successivamente.
Un giorno sono riuscito anche ad avvicinarmi e l'episodio veramente divertente, che in qualche modo ha segnato anche una parte della mia carriera, fu che io mi avvicinai e volli chiedere a Padre Pio che cosa dovevo fare da grande. Forse la domanda fu un po' impertinente ma io ero anche un po' tormentato in quegli anni, perché volevo capire se dovevo proseguire i miei studi, oppure se dovevo seguire quella che era una passione segreta, cioè la musica.
Padre Pio mi sorrise e mi rispose: "Studia figlio mio, studia."
Poi si rigirò e disse: "Tanto da grande farai il cantante perché tini a capa tosta (c'hai la coccia dura)" e quindi fu veramente profeta.
Poi aggiunse: "Però canta pure cose mie, le cose re Die", e io ho seguito il suo consiglio. Infatti ho scritto tante canzoni dedicate alla Madonna dell'Incoronata di Foggia ed ad altre situazioni religiose."